Les Nourrissons 2011- Stephane Bernaudeau
Stephane Bernaudeau è allievo di Mark Angeli (Ferme de la Sansonniere) con cui lavora ormai da una diversi anni.
Ha acquistato il vigneto Les Nourissons nel dicembre del 1999.
Si tratta di una piccola parcella di 0,7 ha impiantata nel 1910 di Chenin Blanc e Verdelot (antico vitigno di cui oggi non è permesso il reimpianto) che poggia su suolo scistoso e argilloso.
Stephane l’ha trovata in uno stato disastroso poiché rimasta incolta per vari anni. Oggi però il vigneto ha ritrovato il suo antico splendore, anche grazie alla coltivazione biodinamica.
Qui nella zona della Loira uno dei nemici più temuti dal vigneto è l’oidio. Solitamente si combatte con zolfo, sostanza permessa anche nell’agricoltura biologica, ma nel vigneto Les Nourrissons si è dimostrato praticamente inefficace.
Allora Stephane Bernaudeau ha scoperto che un ricercatore australiano aveva fatto esperimenti utilizzando latte vaccino contro l’oidio dei cocomeri, ed ha deciso di utilizzarlo con diluito al 30% in acqua con risultati più che soddisfacenti.
Gli altri trattamenti consistono solamente in una piccola percentuale di poltiglia bordolese e in tisane d’ortiche, e tra i vigneti vige l’inerbimento naturale controllato con sfalci periodici.
Bottiglia acquistata a seguito del consiglio di Gil Grigliatti. Che a posteriori ringrazio vivamente.
Non viene indicata l’annata in etichetta che scopro solo dopo, sul tappo, essere la 2011.
Profumi appena sfiorati di agrumi, mela e fiori freschi. E un ricordo lievemente aromatico.
Caratterizzato da un’acidità slanciata, netta, avvolta da una sorta di velluto ammandorlato che smussa gli angoli e ne annulla l’aggressività. Mineralità di contorno con un fin di bocca piacevolmente amarognolo.
Gran dinamismo e profondità del sorso a cui la freschezza dà una beva a tratti frenetica e impaziente.
Dopo Baudouin un altro grande Chenin de soif!
Tag: bernaudeau, biodinamica, chenin blanc, degustazioni, vini francia, vini loira, vini naturali, vino bianco
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
30/10/2013 a 10:54
bel racconto e si direbbe bel vino…!! però che prezzi! 😦
30/10/2013 a 11:09
Eh già! Non abbordabilissimi.
Questo si aggira sui 25-30.
Una volta ogni tanto ci può stare.
19/12/2014 a 19:09
Buonasera, dove si puo’ comprare questo vino? Grazie
19/12/2014 a 21:59
Ciao Maddalena,
io lo acquistai online, però non ricordo da quale sito francese……
19/12/2014 a 23:06
Qualche bottiglia ogni tanto gira sul mercatino nel forum del gambero rosso tramite l’utente “tuscany” che poi è anche lo stesso che gestisce il sito dolcetradizione.it prova a dare un occhiata.
A.D