Fornovo, assaggi sparsi

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Anche quest’anno non me lo sono fatto mancare. A Fornovo c’è sempre bella gente, ottimi vignaioli e si respira un’aria cordiale. E quest’anno direi assaggi sopra la media.
Comincio con la doverosa segnalazione della presenza di Francesco Guccione che ritorna in pista alla grande con 5 vini, 3 rossi e 2 bianchi davvero di pregevole fattura. Per le mie papille Perricone e Catarratto su tutti.
A fianco a lui Nicoletta Bocca ci regala un Dolcetto San Fereolo ’09 (non ancora in commercio) campione assoluto di bevibilità!

Da Cascina Tavijn sono rimasto folgorato dal loro Vino Rosso, blend di barbera e ruché, che si fa bere e ribere e dalla Bandita (barbera in purezza), meno affabile del precedente per la mancanza del seducente ruché, ma comunque da farne scorta.
Grazie a Mauro Cecchi ho conosciuto i vini di Fabbrica San Martino, ottimi rossi davvero! Ammetto sinceramente che molto spesso mi sono imbattuto in sangiovesi potenti, pesanti e di non facile beva. Ma questi sono di ben altra fattura, buona finezza e sorso decisamente scorrevole. Complimenti!
Varcando le Alpi interessanti assaggi da Bertrand Jousset, simpatico vignaiolo della Loira. Il suo Singuliere, chenin blanc da vigne centenarie, ha un’acidità prorompente e il Premier Rendez-vous è uno chenin base davvero glu-glu.
Fornovo non è solo vino ma anche social per cui, pur conoscendone a memoria i prodotti, non possono mancare le tappe dagli amici Marco Rizzardi (aka Crocizia). la cui Besiosa ’12 non tradisce mai ma proprio mai, Laura Cardinali, che fa un Solata ’11 per me sempre vincente, e Vittorio Graziano, che con il Ripa di Sopravento ’10 (bianco rifermentato da vari vitigni) si distingue in ogni situazione.

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5 commenti su “Fornovo, assaggi sparsi”


  1. ed io ringrazio te per avermi fatto conoscere i vini di vittorio graziano (adoro il ripa di sopravento)

  2. az Says:

    Per me Guccione è stato quello che più di tutti mi ha sorpreso a cominciare dal Trebbiano, e poi il Catarratto, il blend e il già fine Nerello (Mascalese mi pare) tutti veramente molto piacevoli e freschi d’acidità (oltre di temperatura ambiente) ma il Perricone lo devo ancora registrare.

    Ciao, Alessandro


    • Ciao Alessandro, e grazie di essere passato.
      Molto buoni tutti quelli di Francesco. Per me il blend e il NM un po’ più morbidi e rotondi rispetto al perricone.
      Lo devi ancora registrare nel senso che non lo hai assaggiato o che non ti ha convinto?

      • az Says:

        Non so quanti Perricone (sinonimo di Pignatello?) ho assaggiato forse è stato il primo, intendevo in questo senso, e mi è sembrato un vino molto particolare, già a guardarlo nero fitto compatto e consistente anche al gusto tant’è che ho chiesto se ci fosse un piatto tipico da abbinarvicisi 🙂


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