Azienda Agricola Denny Bini
Era da qualche tempo che “puntavo” i vini di Denny Bini.
Non ricordo esattamente dove ho letto di lui la prima volta, forse in merito a la Terra trema.
L’altro giorno, trovandomi in zona Reggio Emilia, ne ho approfittato e sono passato a trovarlo.
Denny è un ragazzo giovane e molto disponibile, che ormai da qualche lustro lavora per una cantina sulle colline reggiane.
Produttore artigianale, un piccolo garage sotto casa funge da magazzino per le 6000 bottiglie che ogni anno, dal 2007, gli regalano le sue vigne di Coviolo.
Lambrusco Grasparossa, di Sorbara, Malvasia, Malbo gentile e Spergola sono tra i vigneti che ha impiantato lui stesso nel 2003 nel Podere Cipolla.
Vigneti coltivati con metodo biologico, solo travasi in cantina senza filtrazioni e aggiunta di solo 1/3 della solforosa consentita per i vini BIO: così nascono i vini di Denny Bini.
Durante la visita e la piacevole chiacchierata con lui, abbiamo stappato un “Ponente 270”, rifermentazione naturale in bottiglia di un uvaggio di Grasparossa, Malbo e Montericco (unico blend, gli altri prodotti sono monovitigno), vino che ha ottenuto le onoreficenze della guida Slow Wine. Ora, io sono un pò allergico a queste cose dei premi e delle guide (anche se SlowWine penso sia tra le poche (unica?) discrete), ma immagino che sia davvero una grande soddisfazione per il produttore, soprattutto se giovane e artigianale.
E infatti gli occhi di Denny si illuminavano mentre me lo raccontava.
Un colore intenso e impenetrabile avvolgeva il bicchiere.
Non era troppo felice del brusco risveglio e ha mandato avanti i suoi tannini spigolosi e agguerriti. Ma col passare dei minuti si è pian piano disteso ed è apparso più equilibrato.
Da seguire attentamente.
Per non sbagliare ho preso una bottiglia di ciascun vino, incluso un passito di Malbo gentile in purezza.
Le uve di Malbo vengono raccolte piena maturazione e lasciate appassire in cassette fino a gennaio, e poi vinificate.
Denny era molto orgoglioso di questo suo prodotto, e del riscontro che aveva avuto tra gli acquirenti.
Bene, sono proprio curioso di provarlo. 😉
P.S. Interessanti anche i prezzi. A parte il passito che costa 13€, gli altri viaggiano ad una media di 4-5€ cadauno.
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